Ritratto di Jennie di Robert Nathan

Ritratto di Jennie di Robert Nathan è il secondo romanzo letto dai partecipanti a Letture al contrario, il Gruppo di Lettura della libreria Gogol & Company.

Ritratto di Jennie di Robert Nathan ripubblicato nel 2015 da Edizioni di Atlantide è piccolo gioiello della letteratura moderna.

Questo romanzo lo lessi per la prima volta un giorno di primavera di vent’anni fa. In un edizione Mondadori del 1958, appartenuta a mia madre e alle sue sorelle.

Ritratto di Jennie
Copertina dell’edizione in possesso di mia madre fonte foto Anobii

E già allora mi aveva profondamente colpito. Ma andiamo con ordine.

Siamo a New York nell’inverno del 1938 Eben Adams è un giovane artista squattrinato e senza più ispirazione.

Una sera decide di rientrare a casa attraversando Central Park, cosa per lui inusuale, così incontra Jennie una bambina solitaria, che lo accompagnerà per un tratto di strada.

Jennie è vestita con abiti antiquati e sembra venire da un tempo lontano.

Prima di salutarlo condivide con lui un desiderio: quello che Eben l’aspetti.

Quest’incontro segnerà un punto di svolta per il giovane pittore che ritrovata la sua vena artistica riuscirà a vendere dei bozzetti ritraenti Jennie al Signor Mathews, gallerista, che si impegna a comprare i futuri ritratti della giovane.

La fortuna lo bacia nuovamente quando sul suo cammino trova un ristoratore che vuole un affresco, per il suo locale e lo pagherà con pasti gratuiti.

Ma nel momento di maggior necessità Jennie sembra essere svanita nel nulla…

Il narratore corrisponde al protagonista e questo permette al lettore di sentire e vivere tutta la vicenda in maniera amplificata.

Essendo un romanzo breve i personaggi sono pochi, ma comunque ben delineati.

La mia preferita è la Signorina Spinney, la socia del Signor Mathews, il suo carattere puntiglioso, caparbio, ma allo stesso tempo sognante e romantico, fanno sì che ogni sua entrata in scena ci regali un sorriso.

Ritratto di Jennie otre a intrattenere porta chi legge a riflettere sulla concezione del tempo, sull’amore e sull’arte.

Il registro linguistico che Nathan usa è certamente alto e formale, ma questo non intacca la fluidità del suo stile, il quale diviene molto poetico, a tratti onirico quando introduce delle descrizioni.

Cos’è che fa sì che un uomo e una donna sappiano che, tra tutti gli uomini e le donne del mondo, essi si appartengono? Nient’altro che il caso il essersi incontrati? Nient’altro che l’essere vivi in questo mondo contemporaneamente? O forse c’è un’anima per tutte le altre-tra tutti quelli che sono stati vivi, generazione dopo generazione, da un capo all’altro del mondo-che deve amarci o morire? Che, allora stavolta dobbiamo amare, che dobbiamo cercare per tutta la vita, ovunque e nonostante tutto fino alla fine?

Ritratto di Jennie è un romanzo breve che può ascriversi nel contesto della letteratura fantastica ed è stato troppo a lungo dimenticato.

Concludendo mi sento di affermare che quest’opera di Robert Nathan uno di quei titoli che una volta letto troverà un posto speciale nella libreria di chi lo possiede, senz’altro è un altro degli indimenticabili del 2018.

Ritratto di Jennie di Robert Nathan, Edizioni di Atlantide p.141, brossura 22,00 €

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