Recensione: Iulia Gray di M.R. Fioravante
Titolo: Iulia Gray
Autrice: M.R. Fioravante
Serie: Iulia Gray vol.1
Casa Editrice: autopubblicato
Data di Pubblicazione: 2014
Costo ebook: 5.15€
Iulia Gray è, come già detto più volte nel corso di queste settimane, è l’opera prima di Maria Rosaria Fioravante, giovane
scrittrice campana che ha deciso di intraprendere la strada dell’autopubblicazione.
La storia che la signorina Fioravante ci racconta è un storia ambientata in epoca moderna, in un arco temporale piuttosto ampio, infatti, abbraccia più anni, tutto ciò è facilmente intuibile in quanto l’autrice stessa prende per mano il lettore per condurlo alla scoperta della vita di Iulia Gray.
Maria Rosaria sceglie di catturare il lettore utilizzando per buona parte della narrazione la tecnica dell’analessi, ossia dei flash back, tecnica certamente non facile per un esordiente,ma la giovane scrittrice ne dimostra una buona padronanza, riuscendo a coinvolgere il lettore.
Diversi sono i luoghi che questa storia ci fa scoprire, sono tutti ben descritti, così come le atmosfere che vengono riprodotte su carta sono suggestive tanto provocare qualche brivido.
Tutti personaggi sono individui ben caratterizzati e anche quelli di cui si sa poco restano ben impressi nella mente di chi legge.
Iulia Gray è la storia di una donna e della sua prigionia durante la quale si abbandona ai ricordi…. Che ci faranno capire il perché di una scelta, cioè quella di diventare un vampiro, che catapulterà in un mondo di immortali e di oscuri segreti.
Il narratore coincide con la protagonista, dando così alla storia maggior enfasi e permettendo anche maggior empatia.
Pur essendo un romanzo, quindi per definizione un’opera atta a intrattenere il pubblico, trovo che Iulia Gray di Maria Rosaria Fioravante offra vari spunti di riflessione su temi quanto mai attuali come: gli abusi in famiglia e le ragazze madri, temi che la giovane autrice di origine campana affronta in modo si crudo ma, al tempo stesso delicato.
La scrittrice usa entrambi i registri narrativi, sia alto quello “alto e formale” che quello più “basso e colloquiale”, però il passagio dall’uno all’altro qualche volta sembra difficoltoso. L’autrice ultilizza poi diversi elementi lessicali particolari, quali il dialetto campano e altre lingue straniere arrichendo sì il testo ma forse rendondolo talvolta ridondate.
Difficile è anche collocare Iulia Gray all’interno di un solo genere letterario in quanto questa in opera prima si possono ravvisare elementi di più generi letterari quali: Il romanzo gotico, urban-fantasy, dark horror con una punta di thriller.
In definitiva Iulia Gray può considersi un discreto lavoro di narrativa , anche se il tema dei vampiri secondo me ha fatto il suo tempo.