Oggi Leggiamo e viaggiamo con Zigulì di Massimiliano Verga
Informazioni Generali
Autore:Massimiliano Verga
Titolo:Zigulì-La mia vita dolce amara con un figlio disabile-
Editore:Mondadori
Collana:Strade blu
Pagine: 186
Prezzo: 16.50€-Copertina morbida-
9.99€-e-book-
Disponibile su IBook store a 9.99€
Sinossi
Metà di quello che ho scritto è uscito in una notte. Il resto sul tram, mentre andavo al lavoro” racconta nelle prime pagine di questo libro Massimiliano Verga, padre di Moreno, sette anni, nato sano e diventato gravemente disabile nel giro di pochi giorni. “Così ho raccolto gli odori, i sapori e le immagini di sette anni di vita con mio figlio Moreno, il secondo di tre. Odori per lo più sgradevoli, sapori che mi hanno fatto vomitare, immagini che i miei occhi non avrebbero voluto vedere. Ma anche ai sapori ci si abitua. E agli odori si impara a non farci più caso. Ho perfino pensato che fosse lui ad avere il pallino della fortuna in mano, perché lui non può vedere e ha il cervello grande come una biglia. Non posso dire che Moreno sia il mio piatto preferito o che il suo profumo sia il migliore di tutti. Però mi piacerebbe riuscire a scattare quella fotografia che non mi abbandona mai, quella che ci ritrae quando ci rotoliamo su un prato. Questo libro è uno dei tanti scatti che ho fatto negli ultimi anni.” Un libro crudo e insieme intenso. L’atto d’amore di un padre per il figlio disabile.
Commento
Grazie! Grazie Massimiliano Verga, per aver descritto la disabilità senza falsi perbenismi, pudori o tabù, senza però scadere nell’ovvietà.
Questo libro è il racconto di chi vive e convive con l’handicap ed è scritto con una semplicità disarmante, quella semplicità tipica della verità, in alcuni passaggi non nego che la narrazione si spossa definire “cruda”, ma questa “crudità” è reale, perché la disabilità è così ti spiazza, perché arriva e non te l’ aspetti, arriva senza libretto d’istruzioni e forse Zigulì è il foglietto illustrativo che Massimiliano ha trovato per affrontare l’handicap di Moreno:. L’autore smonta, a mio avviso molti luoghi comuni un fra cui il linguaggio politically correct; due esempi su tutte <<Pari opportunità>> e <<Integrazione>> due espressioni non vuote,ma incapaci di fornire un quadro d’insieme o meglio risposte ai tanti interrogativi di un genitore con un figlio handicappato.
Ho pianto molto con questo libro- diario,Sai che novità D. direte voi, tu piangi sempre con tutti i libri che leggi; ma con Questo libro è stato diverso lo sentivo come un abito cucito addosso, ho rivissuto il rapporto da cordone Ombelicale che ho con mia madre, le tappe dell’accettazione, Le situazioni, gli sguardi e molto altro, con questo non voglio dire che io e Moreno siamo simili anzi come sottolinea suo padre a pag 12 La regola n.1 del modello sedia a rotelle dice che:”Su ogni sedia a rotelle che incontriamo c’è una persona diversa”; quello di cui sono certa è suo padre è riuscito decifrare l’handicap in maniera così lineare tanto da ricordarmi che non sono e non sarò mai sola, da ricordandomi che la mia disabilità non è solo mia, ma anche e soprattutto del mio compagno e della mia famiglia tutta.
Un’ultima cosa: un messaggio per l’autore Massimiliano,non preoccuparti del sassolino più grande chi sa comprende e condivide, chi non sa verrà istruito, dal tempo e dalle tue parole capaci di aprire le menti.
Giudizio
cum laude!
Questo libro è il racconto di chi vive e convive con l’handicap ed è scritto con una semplicità disarmante, quella semplicità tipica della verità, in alcuni passaggi non nego che la narrazione si spossa definire “cruda”, ma questa “crudità” è reale, perché la disabilità è così ti spiazza, perché arriva e non te l’ aspetti, arriva senza libretto d’istruzioni e forse Zigulì è il foglietto illustrativo che Massimiliano ha trovato per affrontare l’handicap di Moreno:. L’autore smonta, a mio avviso molti luoghi comuni un fra cui il linguaggio politically correct; due esempi su tutte <<Pari opportunità>> e <<Integrazione>> due espressioni non vuote,ma incapaci di fornire un quadro d’insieme o meglio risposte ai tanti interrogativi di un genitore con un figlio handicappato.
Ho pianto molto con questo libro- diario,Sai che novità D. direte voi, tu piangi sempre con tutti i libri che leggi; ma con Questo libro è stato diverso lo sentivo come un abito cucito addosso, ho rivissuto il rapporto da cordone Ombelicale che ho con mia madre, le tappe dell’accettazione, Le situazioni, gli sguardi e molto altro, con questo non voglio dire che io e Moreno siamo simili anzi come sottolinea suo padre a pag 12 La regola n.1 del modello sedia a rotelle dice che:”Su ogni sedia a rotelle che incontriamo c’è una persona diversa”; quello di cui sono certa è suo padre è riuscito decifrare l’handicap in maniera così lineare tanto da ricordarmi che non sono e non sarò mai sola, da ricordandomi che la mia disabilità non è solo mia, ma anche e soprattutto del mio compagno e della mia famiglia tutta.
Un’ultima cosa: un messaggio per l’autore Massimiliano,non preoccuparti del sassolino più grande chi sa comprende e condivide, chi non sa verrà istruito, dal tempo e dalle tue parole capaci di aprire le menti.
Giudizio

Sicuramente leggero' il libro,anche perche' dalla tua recensione mi piace che sia stato scritto parlando di realta' vissuta giorno per giorno.
A te Desy posso solo dire grazie…il tuo consiglio-viaggio e' una cosa che dimentichiamo spesso…..troppo spesso.
Continua cosi'!!!!!