Metti una sera in libreria con Shirley Jackson.
Come la presentazione di una graphic novel (adattamento di un’opera Shirley Jackson) può riappacificare l’anima.
Molti lo avranno capito, non sto passando un bel periodo, tante le difficoltà da affrontare, troppi i pensieri che affollano la mente.
Mi sembra molto strano parlarne qui, da anni il blogging per me è diventato esclusivamente tematico.
Ma questa sera voglio fare un’eccezione, o meglio non vorrei, il fatto è che ne sento il bisogno.
Dicevo: Sono mesi complicati. Complicati al punto che le recensioni si accumulano sul quaderno senza che io riesca però a trascriverle qui in una forma dal senso compiuto.
Leggo questo sì, ma distrattamente giusto per rifugiarmi qualche ora in mondi dove i miei problemi non esistono. Dove io non esisto.
Non ho nemmeno voglia di veder gente, del frastuono e del vociare che il ritrovarsi in un locale pubblico comporta.
Sto uscendo di rado, unica eccezione a questa mia clausura più o meno forzata è un pranzo la settimana con una delle mie migliori amiche.
E così quando mio marito mi ha proposto di andare ad assistere alla presentazione della graphic Novel adattamento de La lotteria di Shirley Jackson disegnata dal nipote di quest’ultima e edita da Adelphi, ho detto un sonoro no, solo dopo molte insistenze da parte nella mia dolce metà mi sono convinta ad andare.
I relatori Marco Rossari, Massimo Giacon e Laura Pezzino , hanno saputo tenere viva l’attenzione e incuriosire il pubblico raccontando, spiegando, vita e opere di una grande scrittrice del secolo scorso.
In particolare, non me ne vogliano gli altri ho apprezzato la capacità espositiva narrativa della Dottoressa Pezzino in cui anche il partecipante più distratto avrà sicuramente colto passione e competenza, nel trasmettere il suo sapere.
I suoi appunti scritti a mano su un quaderno ben visibile a tutti i partecipanti mi hanno ricordato altri appunti quelli, di una mia docente delle scuole medie ben visibile che amava raccontarci le vite dei grandi scienziati del secolo scorso.
Una passione contagiosa, quella della dottoressa tanto da risvegliare la mia voglia di ricerca e conoscenza ma soprattutto di tornare a condividere con voi l’emozioni che possono nascere dalla lettura e da serate come questa.
perché io di Shirley Jackson, sapevo poco e avevo letto qualcosa, ma dopo stasera ho un’irrefrenabile desiderio di sapere il più possibile su questa donna.
Laura Pezzino mi ha ricordato la gioia della condivisione del sapere e l’importanza di tenere sempre viva la passione per qualsiasi cosa.
Per cui a lei dottoressa Pezzino io dico grazie.
Ha saputo a riaccendere in me la curiosità, il bisogno di conoscenza e la necessità di condividere con gli altri tutto questo.