Metti una sera a Polverara con le Helas Maur.

Come sapete il 21 settembre scorso Letture al contrario ha partecipato alla presentazione dell’antologia urban fantasy Elements Tales tenutasi a Polverara (Pd) , dove tre delle cinque autrici che “compongono” lo pseudonimo Helas Maur (Anita Borriello, Giulia Borgato e Cristiana Verazzo) hanno intrattenuto i partecipanti non solo parlando delle rispettive esperienze di scrittura ma conducendoli per mano in un’atmosfera conviviale e ironica.
La serata si è aperta con le tre scrittrici che hanno ricordato la Festività di Mabon; festività del raccolto. Tempo di equilibrio dove però la luce comincia a lasciare il posto all’oscurità.

Questo suggestivo momento ha certamente aiutato i presenti “a sentire” meglio le storie narrate in questa raccolta.
A condurre la serata vi era poi un’altra scrittrice emergente Irma Panova Maino.
Anita Borriello coordinatrice dell’antologia ha presentato il progetto affermando che l’idea di riunire insieme queste cinque donne (Diletta Brizzi, lei stessa, Giulia Borgato, Paola Scamuzzi e Cristiana Verazzo) è nata quando ha letto, singolarmente i lavori delle altre, ne ha colto tutte le potenzialità decidendo così di dar vita a questa proficua collaborazione.
Dando poi pochissime linee guida quali il numero di pagine per ciascun racconto e ovviamente l’attinenza con gli elementi.
Aggiungendo che inoltre nella fase di preparazione dell’antologia il gruppo di autrici si ritrovava giornalmente per un brainstorming mattutino a proposito dell’opera. Christiana V, scrittrice  molto prolifica è stata invece fautrice della scelta dello pseudonimo Helas Maur che come spiegato più volte deriva dall’elfico e significa sorelle di sogno.
Christiana ha poi spiegato come l’assenza di una ambientazione precisa nel suo racconto sia stata fortemente voluta in quanto desiderava, e a mio avviso ci è riuscita, che il lettore si concentrasse principalmente sulla storia.
Ha poi aggiunto che davanti alla scelta dell’elemento da far divenire protagonista della propria novella non ha avuto dubbi e ha scelto l’aria, l’elemento più difficile in cui relazionarsi in quanto invisibile e impalpabile.
Giulia Borgato, alla quale va anche il merito di aver organizzato questa serata, ha invece parlato della sua esperienza di “esordiente”, del difficile ma gratificante lavoro di ricerca svolto per gettare le basi del suo racconto.
Insomma la presentazione tenutasi a Polverara, non è stata solo l’occasione per presentare un’opera narrativa fantasy ma anche per parlare nel difficile mondo degli esordienti italiani, una serata di scambi culturali interessanti e permettetemi anche goliardica.

Nel video la chiusura  del rituale per Mabon.

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