[Lo sportello dell’esordiente] Manoscritto nel cassetto e ora? Editing!
Buonasera cari amici lettori,
Torna questa sera la rubrica lo sportello dell’esordiente. Oggi parleremo di una questione di grande importanza per tutti gli aspiranti scrittori; la necessità di far editare il proprio testo a maggior ragione se si appartiene a quel folto gruppo di persone che ha deciso di intraprendere la via dell’auto pubblicazione.
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Ma che cos’è l’editing? Che cosa è consigliabile fare una volta tirato fuori il manoscritto dal cassetto, o meglio una volta ultimato?
Partiamo dal primo punto:
-Che cos’è l’editing?
Nel mondo editoriale è la cura o meglio la revisione di un testo sia in senso ortografico-grammaticale che stilistico e strutturale in vista della pubblicazione dell’opera.
Un ottimo editor collabora fin dalle fasi iniziali con l’autore, seguendo fin da subito lo sviluppo della storia.
L’editor può essere visto come la persona che mette a frutto il potenziale dello scrittore.
Alcuni editor che collaborano poi con le migliori case editrici sono soliti organizzare dei Focus Group dove l’autore si confronterà direttamente con un gruppo di lettori, chiamati anche lettori beta, che consiglieranno l’autore e evidenzieranno ciò che per loro non funziona nella trama. Il manoscritto poi tornerà nelle mani dell’autore che cercherà di mettere a frutto questi “consigli”; poi inizierà la fase di revisione vera e propria dell’opera, che potrà essere svolta su due “ livelli” differenti:
– L’editing, cosiddetto leggero, dove si hanno piccolissimi interventi soprattutto per migliorare il ritmo della narrazione;
– L’editing cosiddetto massiccio dove l’intervento dell’editor è più pesante infatti, in questo caso egli lavora direttamente sulla trama effettuando tagli, “aggiustando” porzioni di testo per renderlo più fluido ed aderente alla trama, il tutto però rispettando lo stile narrativo dell’autore.
Tutto questo è assolutamente da non confondere con la correzione di bozze che si tratta per lo più di un passaggio tecnico spesso affidato ad uffici esterni alla stessa casa editrice e non riguarda la revisione del contenuto ma solo e soltanto l’individuazione e la correzione dei refusi.
Questo è, più o meno, l’iter che un manoscritto segue nel caso in cui l’autore abbia la fortuna di essere rappresentato da una major dell’editoria.
Ovviamente un autore auto pubblicato non ha gli stessi mezzi di una grande casa editrice, è però in dubbio che l’opera abbia bisogno di un occhio critico diverso da quello dell’autore in quanto è “fisiologico” che lo scrittore per quanto attento e capace non potrà mai vedere tutte le imperfezioni della sua “creatura”. C’è poi una considerazione meramente “aziendale” da fare; quando uno scrittore decide di auto pubblicarsi è come se diventasse imprenditore di se stesso, quindi non solo deve pensare ad arrivare al pubblico, pubblicando le sue opere sia in formato cartaceo che digitale, rendendolo disponibile su tutte le piattaforme di mercato esistenti ma anche di presentare al potenziale lettore un “prodotto” curato nei minimi dettagli in modo che egli non noti la differenza tra un’auto pubblicazione e una edizione curata da una casa editrice.
Un’ultima considerazione, come voi sapete Letture al contrario spesso ospita tra le sue pagine autori self published, che, a mio modesto parere, il più delle volte meriterebbero di essere notati dal mondo editoriale non solo perché facenti parte di un fenomeno in netta espansione, ma anche e soprattutto, per i loro contenuti e proprio a questi mi rivolgo: curate le vostre pubblicazioni, metteteci settimane, mesi, anche anni se necessario affinché il vostro libro sia perfetto e rispecchi così non solo il vostro talento ma anche la vostra passione, e per fare ciò vi occorre talvolta l’aiuto di quell’occhio esterno, il critico di cui vi parlavo poc’anzi, a chi rivolgervi? Sul Web certamente troverete nomi di professionisti freelance che si offrono per tale compito, ma io ve ne voglio consigliare una su tutte: Francesca Giuliani, una ragazza romana che per quanto giovane può già vantare un curriculum vitae e studiorum di tutto rispetto.
Cosa ne pensate ? Voi vi siete fatti editare?Dite la vostra.
buono a sapersi…
Grazie Anna e Benvenuta!