Jessica Fellowes, nipote di Julian Fellowes premio Oscar per Gosford Park, debutta nella narrativa con L’assassinio di Florence Nightingale Shore. Primo di sei romanzi che compongono la serie “I delitti Mitford”.
L’assassinio di Florence Nightingale Shore di Jessica Fellowes edito Neri Pozza è uno dei romanzi candidati al Premio Bancarella 2018. Non è stato questo però a destare il mio interesse, ma le numerose recensioni positive e soprattutto il paragone con Agatha Christie sentito più volte a incuriosirmi.
La narrazione si apre in Gran Bretagna all’indomani della Grande Guerra, l’autrice lo sottilinea più volte durante il racconto sia esplicitamente che attraverso la descrizione meticolosa ma non pedante dell’ambientazione e degli usi e costumi dei suoi personaggi.
Molti sono i personaggi, ma nonostante ciò sono tutti talmente ben caratterizzati da poter essere considerati i veri e propri individui.
Come sempre sono stati i secondari a catturare la mia attenzione, questa volta però a giocarsi la palma di mio preferito sono in tre: Guy, il giovane agente della polizia ferroviaria determinato e tenace, il quale ci ricorda di mettere sempre il cuore in tutto quello che si fa. Nanny Blor la tipica domestica inglese che strappa un sorriso a ogni sua entrata in scena e Rosa una presenza dolce e rassicurante.
Florence Nightingale Shore è un’infermiera da poco rientrata dal fronte che verrà ritrovata cadavere a bordo di un treno.
Per una serie di circostanze la sua morte è legata a doppio filo alle esistenze di Louisa Cannon, giovane lavandaia di un sobborgo londinese e Nancy Mitford, flglia del Barone Mitford e futura scrittrice.
Le due giovani saranno coinvolte insieme a Guy nelle indagini per omicidio,la morte dell’infermiera cambierà per sempre le loro vite.
Il narrattore è esterno e questo permette a chi legge di seguire lo svolgimento della trama gialla.
Indubbiamente L’assassinio di Florence Nightingale Shore è un romanzo scritto per intrattenere, ma grazie alla quasi perfetta ricostruzione storica e ambientale ci offre un perfetto ritratto delle condizoni di vita delle varie classi sociali all’indomani del primo conflitto mondiale.
Jessica Fellowes per raccontare questa storia utilizza alternandoli il registro formale e quello informale, il risultato però non sempre è ottimale, spesso infatti lo stile risulta lento, macchinoso, nonostante un’ottima traduzione.
La trama “gialla” a mio avviso manca di tensione, questo almeno per le prime cento pagine cosa che invece non accade mai nei romanzi della Christie maestra nel catturare il lettore sin dalle prime righe, mentre la trama ” mondana”è molto avvincente, poi l’alternanza di personaggi realmente esistiti a quelli fittizi rende comunque le vicende raccontate più interessanti.
In conclusione mi sento di affermare che L’assassinio di Florence Nightingale Shore di Jessica Fellowes è un romanzo di narrativa, in cui il giallo( nonostante sia ispirato a un fatto realmente accaduto) forse non è proprio centrale e ben congegnato, ma il risutato grazie all’ambientazione e ai personaggi è dopotutto piacevole.
L’assassinio di Florence Nightingale Shore di Jessica Fellowes , pp.397, Neri Pozza,18.00 €, brossura,
e-book 9.99 €
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