#ioleggoperché Il 23 aprile
Ci siamo è il 23 aprile . Aspettavo questa giornata dalla prima conferenza stampa a febbraio. Ho indossato “la maglietta d’ordinanza” quella consegnatami il 28 marzo da Nikita, uno dei librai della Rizzoli Galleria , insieme ai dodici libri( sei copie di “Due di Due” di Andrea De Carlo e altre sei de “I frutti dimenticati”di Cristiano Gavina ndr) Io e Monsieur Letture prendiamo i mezzi e dopo un breve tragitto siamo in piazza Gae Aulenti, la giornata è primaverile peccato per il vento, ma sono sicura che nonostante tutto non sarà un impiccio, lo sento, questa giornata sarà fantastica perché cosa c’è di più bello che parlare di libri alla gente regalandoglieli? Sì andrà tutto bene….
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Azzurra Neroni foto su gentile concessione di Azzura N. |
Dalla mitica “Rossa”, la mia borsa, tiro fuori le prime due copie,una di ciascun romanzo chiedo Monsieur Letture di aiutarmi a individuare i primi due destinatari e: detto fatto, ci avviciniamo così ad un ragazzo che sta osservando con curiostà i vari punti allestiti da AIE e gli dico “Ciao posso regalarti un libro?”Lui mi guarda sorpreso ma non ci allontana e allora io continuo “Sai, oggi è la giornata Mondiale del libro e per l’occasione io posso regalarti uno di questi due” glieli racconto brevemente, ma cercando di trasmettergli la magia che questi due scrittori hanno creato e alla fine lui mi dice “Sai di solito non leggo molto, ma tu oggi mi hai convinto, se non ti dispiace prendo De Carlo” poi è la volta di una coppia sulla sessantina prima mi dicono che non hanno tempo per leggere poi dopo un quarto d’ora mentro sto raccontando i romanzi a un gruppo di ragazzi, mi ferma e mi dice “Signorina ne parla con tanto entusiasmo che ne vogliamo anche noi” .Vedere tornare indietro quella coppia per me è stata la più grande vittoria . Continuo poi a fermare gente, fino a che non mi imbatto in un signore distinto “Le posso regalare un libro?” gli domando allegra “Veramente sono il direttore dell’ AIE” risponde lui sorridente, un attimo d’imbarazzo da parte mia ” Scusi non l’avevo riconosciuta” dopo i convenevoli di rito ognuno riprende il suo giro e io Monsieur Letture ci concediamo un pausa ristoratrice, poi riprendiamo la nostra passaggiata e il mio sguardo incontra quello di una ragazza, ci salutiamo come se fossimo amiche da tempo, lei indossa un vestito fatto con le pagine di un quotidiano e il cerchietto cordinato e l’hashtag #ioleggoperché in bella vista, ci presentiamo Si chiama Azzurra ed è venuta da Roma appositamente per #ioleggoperché, studia e la sua passione per l’arte e la cultura traspaiono fin da subito, conversiamo per un’ora circa poi ci congediamo con la premessa di restare però in contatto.
Io e Monsieur ci dobbiamo preparare per l’ultima parte della giornata la trasmissione di Rai3 in HangarBicocca e così dopo un’altra gita sui mezzi eccoci a destinazione.
Nel locale attiguo all’Hangar, un piccolo bar grazioso e dall’atmosfera shabby chic c’è riunito tutto il Gotha dell’editoria italiana, l’emozione è forte fortissima quasi mi gira la testa quando improvvisamente riconosco tra la folla uno dei miei scrittori preferiti Mauro Corona, ancora non ci credo, Monsieur Letture, che mi legge come un libro aperto, fa in modo, di avvicinarsi, mi presento e l’autore si siede a conversare con me, parliamo di letteratura degli ultimi suoi lavori, poi tempo dopo veniamo chiamati per l’accredito stampa, ci fanno accomodare e dopo qualche minuto inizia la trasmissione davanti a me sfilano attori cantanti scrittori tutti parlano dei mondi di carta e d’inchiostro e d’un tratto la bimba di 7 anni disabile e con difficoltà di lettura che ancora vive in me ricorda un pomeriggio d’autunno quando dopo aver teminato la sua prima lettura, una vecchia copia di Piccole donne della Alcott, viene accompagnata in biblioteca
dove conosce un uomo alto con gli occhiali che negli anni ha sempre saputo che libro affidarle e in quel momento quella bimba sempre schiva e sola capisce che sola non lo era mai stata e che tanti sono i visitatori di quei mondi anni dopo le hanno reagalato anche l’incontro della sua vita quello con Monsieur.