Il titolo di un libro, come sceglierlo?
Questa la domanda che l’autrice Serena Versari
mi ha rivolto ieri , dopo il suo esordio Angels, qui, la mia recensione di cui a breve uscirà il seguito intitolato “il pozzo delle anime” di cui presto vi parlerò, l’autrice è attualmente impegnata nella stesura di un nuovo romanzo. Proprio questo romanzo è stato l’oggetto della nostra telefonata di ieri; Serena aveva un’idea per il titolo, ma non era del tutto convinta. È iniziato così un confronto di idee dal quale poi è nata questa mia riflessione.
Il titolo di un libro è certamente importante, racchiude in sé l’anima del romanzo e insieme alla copertina è sicuramente ciò che a primo acchito attira il lettore in libreria.
Ma allora come sceglierlo?
Il consiglio che ho dato a Serena è stato quello di evitare i titoli lunghi, meglio a mio avviso un titolo corto e facile da pronunciare, in questo modo verrà memorizzato più velocemente dal potenziale lettore.
Evitare se possibile anche le “citazioni” di altre opere già edite, non vorrete che il vostro romanzo venga confuso con un altro, o ancora peggio essere oggetto di contenziosi legali per violazione di copyright vero?.
Il titolo poi deve riuscire a suggestionare il lettore, in qualche modo in poche semplici parole deve raccontare tutto di sé , quindi la cosa migliore secondo me è quella di riuscire a “visualizzare” l’immagine centrale del romanzo per poi trasformarla in parole; o ancora meglio scegliere una parola dalla valenza fortemente simbolica oppure che richiami alla mente figura ben precisa legata in qualche modo alla narrazione.
Umberto Eco nelle appendici presenti nel suo romanzo più famoso “Il nome della rosa”
asserisce che è meglio evitare l’utilizzo dei nomi propri dei protagonisti, in quanto a suo dire questi non attirano molto gli editori.
Vi sono poi tecniche per creare un buon titolo:
Si dice che Ernest Hemingway una volta finito il romanzo scrivesse Su di un foglio iniziando poi a cancellarli e scegliendo quello che rimaneva.
Un altro metodo può essere quello di “studiare” i titoli dei best-seller degli ultimi anni,
In modo da poter vedere come gli editor più famosi riescano a creare titoli ad effetto.
E secondo voi come si crea un titolo ad effetto?
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