Il mito da sempre accompagna la storia dell’uomo, ne influenza le scelte e in moltissimi casi, come accade per Il giudizio di Persefone, romanzo di Giulia Calligola uscito in questi giorni in auto pubblicazione su Amazon, anche gli scritti.

Secondo l’Enciclopedia Treccani la parola mito deriva dal greco mythos e significa parola, discorso, racconto, favola, leggenda.
Spiega inoltre che tale narrazione, la quale si tramanda oralmente o in forma scritta, ha valore simbolico e racconta di gesta compiute da Esseri divini o antenati e che per una comunità solitamente costituisce una spiegazione sia ai fenomeni naturali che a quelli trascendentali.
Sempre secondo la Treccani dal XIX secolo il concetto di mito è a più riprese definito come un passaggio fondamentale per lo sviluppo della comunicazione umana.
Umberto Albini insigne grecista nella presentazione del volume I miti di greci di Robert Graves edito in Italia da Longanesi afferma che Il mito è però prima di tutto un racconto attraverso il quale l’umanità condivide il senso di appartenenza a uno stesso gruppo.
Tralasciando l’aspetto spirituale, che quasi subito ha ceduto il passo all’aspetto più narrativo dello stesso, possiamo affermare che la mitologia è diventata rappresentazione dell’immaginazione aiutando così a delineare la moralità e il mezzo attraverso il quale far apprendere le norme a una precisa comunità. Proprio i greci diedero al mito questa struttura gli tolsero tutta la cupezza e gli elementi spaventosi1
Proprio da tale innovazione ellenica nascerebbe il nostro sistema favolistico e fiabesco.2
Certamente ritroviamo queste radici nella letteratura italiana del ‘400- 500.3
Nel ‘700 poi si pensava che la conoscenza della mitologia fosse necessaria per prendere parte ai salotti della buona società, essa poteva essere considerata grazie alle sue molte allegorie fonte d’ispirazione per tutte le arti. 4
Sicuramente questa sorta di fascinazione è giunta fino ai giorni nostri, raggiungendo anche il mondo dell’editoria.
Negli ultimi anni, infatti sugli scaffali delle librerie stanno comparendo di romanzi, racconti e saggi che rielaborano i miti classici, basti pensare a Circe e La canzone di Achille di Madeline Miller, (entrambi editi dal Gruppo editoriale Feltrinelli ndr) o a Il silenzio delle ragazze di Pat Barker (Einaudi) romanzi che a distanza di tempo dalla loro pubblicazione riscuotono ancora un buon successo di pubblico e di critica.
Oppure si pensi a Mythos e Eroi di Stephen Fry (editi Salani ndr) che raccontano i miti e i gesti eroici con un linguaggio decisamente contemporaneo.
Se per i retelling di fiabe e favole possiamo certamente dire che ciò che attrae lettore è la certezza del lieto fine, per quanto riguarda i miti possiamo supporre che la loro forza d’attrazione risieda nello svelare i più antichi misteri dell’universo, oltre a continuare a infondere coraggio e speranza, dando sempre esempi di eroismo e perseveranza.
Come Il giudizio di Persefone opera di Giulia Calligola s’inscrive in tutto questo? Per scoprirlo non vi resta che aspettare il 10 di agosto e leggere la mia recensione.
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1. cit, Il fascino del mito Carlo Carena,Salerno Editrice.
2.cit, Il fascino del mito Carlo Carena,Salerno Editrice.
3. cit, Il fascino del mito Carlo Carena,Salerno Editrice.
4.cit, Il fascino del mito Carlo Carena,Salerno Editrice.
Nota bibliografica:
C Carena,Il fascino del mito ,Salerno Editrice.
R. Graves, I miti greci, Longanesi
S.Fry, Mythos, Salani
S. Fry, Eroi, Salani
L. De Crescenzo, I grandi miti greci, Mondadori
Treccani.it

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