Il creasogni e Silenzi di porpora. Il bene e il male nelle opere di due esordienti d’eccezione: Simone Toscano e Carlo Romano.

Lo scorso 30 novembre si è tenuta a Milano la presentazione di due romanzi diversi per genere, ma forse per questo in qualche modo complementari. Sto parlando de Il creasognie Silenzi di porpora
scritti rispettivamente da Simone Toscano, cronista giudiziario delle reti Mediaset e Carlo Romano Maggiore dei RIS di Messina.
Il creasogni, libro di cui ho già parlato nelle scorse settimane, è una favola senza tempo sulla speranza , sull’amore e sull’importanza dei sogni. Una favola senza tempo adatta non solo alle prossime festività, ma anche a tutte le età. ( Ma di questo ti parlerò meglio nella Newsletter che invierò prossimamente ndr) Silenzi di porpora è invece un thriller dal ritmo serrato capace di incatenare il lettore alle pagine lasciandolo senza fiato.
Nel corso del dibattito condotto in maniera egregia dalla bravissima Siria Magri, giornalista e curatrice del programma Tv Quarto Grado è emersa sia la grande passione che i due autori hanno per il loro lavoro sia come questa si sia poi riflessa nelle loro opere. E così nel caso del Dottor Toscano molti dei suoi personaggi portano il nome dei protagonisti dei fatti di cronaca da lui stesso raccontateci, come a volergli regalare quel lieto fine che il destino crudele ha strappato loro.
Mentre per quanto riguarda Silenzi di Porpora posso dire che il lettore potrà imparare senza fatica i termini tecnici utilizzati nelle indagini scientifiche, vocaboli usati con scioltezza e spiegati con tale naturalezza tanto da poter definire questo romanzo quasi divulgativo. ( Te lo racconterò meglio nei prossimi giorni, promesso!). Ti posso però anticipare che l’opera del Maggiore Romano certamente più cupa e cruda de Il creasogni è però altrettanto rivelatrice dell’animo umano.
In conclusone credo mi possa permettere una citazione molto calzante di Voltaire, celebre filosofo francese, la quale senza farlo apposta riassume la serata del 30 novembre e si pone come collegamento tra le due storie: “L’uomo è così com’è, un insieme di bene e male, di cose vili e di pietre preziose. “
Tu cosa ne pensi? Dimmi la tua, noi ci sentiamo presto.
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