Ho sposato uno struzzo di A. e S. Scarabelli (recensione)

Cari lettori buon pomeriggio.
Ci ritroviamo per proporvi le recensioni del libro che ci tenuto compagnia in questi ultimi giorni; stiamo parlando di “Ho sposato uno struzzo“.

Titolo: Ho sposato uno struzzo
Autrici:  Silvia e Antonietta Scarabelli
Serie:-
Casa editrice: Butterfly Edizioni
Collana: Tracce
Anno di pubblicazione: 2013
Numero di pagine:150
Costo cartaceo: 12.00 €
Costo e-book: – e-book non previsto
Isbn:9788897810124

Recensione di Elena:
E’ un libro che si legge tutto d’un fiato, anche perché l’idea intorno alla quale si sviluppa la storia è innovativa e sprona il lettore a porsi della domande. Tutto questo anche grazie ad uno stile di scrittura scorrevole.
Per quanto riguarda la figura del protagonista maschile, a livello caratteriale è ben definito e descritto; io però ho trovato più facile rapportarmi con la figura di Anna, non solo in quanto donna, ma anche da un punto di vista caratteriale. Questo a testimonianza della sua buona caratterizzazione e della sua verosimiglianza.
In riferimento alla sinossi, nonostante io abbia affermato di aver notato uno stile scorrevole, credo che la trama potesse essere sviluppata concentrandosi maggiormente sugli avvenimenti cruciali per lo svolgimento del romanzo.
In fine, per quanto riguarda l’ambientazione, le autrici sono state in grado di farmi tornare alla memoria immagini della Pavia che ho vissuto e conosciuto anche di recente.

Giudizio:


Recensione di Desy:
Ho letto “Ho sposato uno struzzo” nell’arco di due serate a testimonianza, questo, della semplicità e scorrevolezza dello stile che le due autrici lombarde hanno saputo tessere. Riconosco infatti, come ho già affermato più volte, che scrivere un romanzo a quattro mani rappresenti una sfida nella sfida; e devo ammettere che, in questo caso, le autrici, forse perché sorelle, sono riuscite ad amalgamare perfettamente i lori stili. 
Per quanto riguarda la sinossi è un’opera ben strutturata che offre al lettore più attento numerosi interrogativi sui quali riflettere; anche se devo ammettere che non sempre sono riuscita a tenere vivo il mio interesse. 
I personaggi, poi, sono ben caratterizzati e ad Anna va tutta la mia solidarietà. 
Le descrizioni paesaggistiche della cittadina di Pavia e della sua provincia donano ancora di più realismo alla storia, tanto sono ben particolareggiate, e a tratti affascinanti. 
In conclusione la seconda opera letteraria delle sorelle Scarabelli è un romanzo piacevole, molto realistico, a tratti forse troppo, che può e deve far riflettere il lettore su alcune situazioni dell’animo umano, non vedo l’ora di leggere una nuova opera di questo duo di scrittrici che si discosti, magari, dal romanzo psicologico e aiuti il lettore a distendere la mente. 
Giudizio:
        

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