Elements Tales delle Helas Maur
Buon 1 agosto a voi amici di letture al contrario,
ancora una volta mi scuso per la lunga assenza, ma il progetto a cui sto lavorando è quasi giunto al termine e con l’occasione vorrei ringraziare ancora una volta e pubblicamente Giulia che in questi giorni si è impegnata e si sta impegnando tutt’ora per mantenere il blog attivo offrendoci articoli di buona qualità.Con il primo giorno di agosto inauguriamo una rubrica che ci terrà compagnia fino al ventun settembre prossimo ossia: Letture in vacanza dove vi consiglieremo i libri da leggere sotto l’ombrellone o da mettere nello zaino da trekking . Lo faremo postandovi delle recensioni brevi , ma pur sempre dettagliate .Il libro che ho scelto per inaugurare questa rubrica estiva è il frutto di un progetto che vede coinvolte cinque giovani donne con un sogno comune: quello della scrittura; così nascono le Helas Maur, che in elfico significa appunto: “sorelle di sogno”, Autrici dell’ antologia Elements Tales, ovvero Racconti degli Elementi, infatti al centro di queste novelle vi sono i quattro elementi naturali più la componente dello spirito, ma ora vediamo nel dettaglio chi si cela dietro questo nom de plume.
Titolo:Elements Tales
Autore: Helas Maur
Serie:-
Casa editrice: Youcanprint (self publishing)
Anno di pubblicazione: 2013
Numero di pagine: 236
Costo cartaceo: 12.60€
Costo e-book: 1.99 €
Nota Tre di questi sono venduti anche singolarmente su amazon a 0.89€ e sono:
-Gocce di memoria di Anita Borriello;
-Promesse Mantenute di Giulia Borgato
-Soffio Vitale di Christiana V.
Tocca a Diletta Brizzi aprire la raccolta con il suo racconto “L’eredità del serpente”, al centro della sua short story vi è lo Spirito.
Questa è la storia di Aurora giovane toscana affascinata dalla storia dall’ignoto.
L’autrice è alla sua prima prova letteraria e ciò è ben evidente anche al lettore più disattento, perché se è buono lo spunto iniziale della leggenda da cui trae ispirazione la scrittrice lo stile narrativo è però “immaturo” pur essendo scorrevole, talvolta l’autrice si perde in tutti i dettagli che appesantiscono la narrazione (ad esempio il citare i nomi delle vie durante la fuga, è ottimo dare al lettore particolari che gli permettano di immergersi nella storia ma in questo modo l’autrice però ottiene l’esatto contrario appesantendola notevolmente.)
I personaggi sono in qual modo incolori, poco caratterizzati e privi di una propria personalità. L’unico a spiccare a mio avviso è senz’altro Michele. Capisco che lo scrivere un racconto e dover concentrare tutto in poche pagine non sia facile per un esordiente, ma in questo specifico caso secondo me il lettore percepisce l’effetto moncatura, ossia è come se la vicenda fosse incompleta e la sua struttura mancasse di solide basi.
Lo stile tenta di ricalcare, senza a mio avviso riuscirvi troppo, quello di una famosa scrittrice americana.
L’unica cosa veramente originale oltre alla leggenda di partenza è senz’altro la natura dei protagonisti.
In conclusione Però, l’opera di Diletta Brizzi risulta essere appena abbozzata per riuscire a restare impressa nella mente o meglio ancora nel cuore di chi legge.
Giudizio
Il secondo racconto : Gocce di memoria, che come si può facilmente intuire dal titolo trae ispirazione dall’acqua, è invece opera dell’emergente Anita Borriello già autrice del fortunato romanzo storico esoterico Brûlant.
La giovane scrittrice partenopea decide di unire due componenti della storia culturale germanica il mito della “Lorelei” e quella più greve del nazismo esoterico.
Un incipit vibrante che cattura provocando un brivido lungo la schiena introduce il lettore in un mondo dove il confine tra realtà storiche e finzione letteraria è pressoché impercettibile tale è la bravura dell’autrice.
A proposito dei fatti di matrice storica contenuti in questa novella possiamo tranquillamente affermare che sono stati affrontati con la giusta delicatezza e riuscendo a far approvare al lettore tutto il dolore sentito dalle vittime del nazismo, anche in questo scritto come nel precedente la signora Borriello inserisce l’elemento sentimentale, che descrive quasi in maniera verista. Non c’è che dire La giovane emergente, non sbaglia un colpo, non solo per la sua bravura, ma anche per la profonda conoscenza dei fatti a cui si ispira.
Insomma Anita Borriello è riuscita anche questa volta a creare un mondo reale – magico dove fa vivere al lettore innumerevoli sensazioni e perché no vite.
Giudizio
CUM LAUDE
Il terzo racconto è : The dark side of the moon di Paola Scamuzzi in cui l’elemento protagonista è il fuoco, è l’esordio letterario di questa giovane donna lombarda
Paola trasporta il lettore nel mondo cupo e solitario di Roxenne una ragazza dal passato tormentato e dal futuro incerto.
In questa novella si percepisce l’inesperienza della scrittrice infatti lo stile narrativo manca di fluidità, sembra quasi che l’autrice stia “ ruolando” e per chi come me ha passato anni all’interno di un gioco di ruolo è facile riconoscere le caratteristiche di un buon Role- player, ma queste caratteristiche non hanno nulla a che vedere con la scrittura, infatti qui la penna della Scamuzzi traspare di” meccanicità” che rende difficoltoso per il lettore seguire lo svolgersi della vicenda, che a tratti pare anche confusa,i personaggi poi sono appena tratteggiati, l’ambientazione poi è appena accennata e ciò non permettere al lettore di calarsi nel racconto anche se devo ammettere che qualche spezzone mi è piaciuto, ad esempio quello all’inizio racconto quando la protagonista si trova solitudine, ciò però non è sufficiente perché la novella catturi l’attenzione e spinga il lettore a volerne sapere di più su Roxenne e sul mondo che la circonda.
Giudizio:
L’amore descritto in questo racconto è un amore “impossibile ” e perciò struggente e totalizzante,tanto che il lettore palpita con i due protagonisti.
L’unica nota a mio avviso stridente è la poca contestualizzazione dell’ambientazione che avrebbe reso il pathos narrativo ancora maggiore, quest’ultima osservazione però è da considerarsi frutto di gusti personali.
Giudizio :
Cosa dite leggerete quest’antologia?La porterete in vacanza con voi?
Intanto io vi lascio i link per l’acquisto
Amazon
Devo dire che io l'ho letta. In molti punti mi sono lasciata coinvolgere e catturare.