Davide Enia: Appunti per un naufragio
Appunti per un naufragio sarà il protagonista del prossimo incontro di Letture al contrario.
Appunti per un naufragio di Davide Enia, sarà la lettura protagonista dell’ultimo incontro nuovo ciclo di Letture al contrario.
Se mi seguite da un po’, sapete che normalmente scrivo il mio pensiero riguardo alla lettura condivisa ad incontro avvenuto, questa volta però ho bisogno di fare un eccezione .
Sì, perché Davide Enia con questo suo libro ci racconta una realtà, uno scorcio d’Italia molto spesso bistrattato: Lampedusa.
Lampedusa, come confine estremo, come terra d’accoglienza come L’autore stesso la definisce contenitore.
Lo fa con un linguaggio, semplice e diretto, tanto diretto da ricordare spesso un pugno di Cassius Clay .
…In mare non esiste neanche il considerare una alternativa, ogni vita è sacra e si aiuta chi ha bisogno,stop…
… il modo applaudiva alla primavera araba e poi ne imprigionava gli attori…
Davide Enia traspone la realtà lo si capisce fin dalle prime righe, ma il reportage non ha asetticità giornalistica ,anzi coinvolge, toccando corde emotive spesso sopite.
Quello che Enia ci restituisce é un ritratto vivido, completo e senz’ombre di una terra e dei suoi abitanti, spesso dimenticati, usati come pretesto politico, ma mai veramente ascoltati.
Diversi sono i registri linguistici ed elementi lessicali particolari usati, come il dialetto siciliano, tutto questo però non rende difficoltosa la lettura, anzi assieme all’utilizzo dell’io narrante, le pagine scorrono in un soffio.
Davide Enia , intreccia vite, storie e paesaggi come solo i veri cantastorie sanno fare.
Per tutti questi Appunti per un naufragio dovrebbe rientrare nelle letture “obbligate ” per capire la nostra contemporaneità..