Cinder è il primo romanzo della serie in quattro volumi Cronache lunari che Marissa Meyer ha dedicato alla riscrittura di alcune fiabe classiche.
Cinder di Marissa Meyer è il secondo testo che deciso di leggere per l’IPSE DIXIT reading challenge di marzo.
Il racconto si apre a Nuova Penchino, il mondo non è più quello che noi conosciamo, siamo infatti in un futuro prossimo dominato da automobili volanti, androidi e una malattia: la Letumosi.
Qui facciamo la conoscenza di Linh Cinder,ragazza cybor e miglior meccanico della città.
Il Principe Kai è il primo, se non l’unico a rivolgerle sguardi gentili.
Il loro destino si contrerà con i piani malvagi della Regina della Luna.
Cinder si troverà a dover compiere una scelta drastica…
Questa dovrebbe essere la riscrittura in chiave moderna, o meglio distopica di Cenerentola, ma secondo me è qualcosa di più.
Sì, perché i personaggi non sono archetipi, ma hanno a mio avviso un quid in più che li rende più simili a individui “completi”.
Il mio preferito è un secondario: Iko, buffa e simpatica robot capace di strapparti un sorriso ogni qualvolta entra in scena.
Il narratore è esterno permette al lettore di rivivere la sensazione “della fiaba della buonanotte”.
Lo stile di Marissa Mayer è fluido e scorrevole e questo anche se il registro informale viene mescolato talvolta al linguaggio biologico e meccanico.
Come già detto in precedenza è una riscrittura in chiave moderna, fantascientifica di Cenerentola che pone però chi legge davanti a numerosi interrogativi etici- morali.
Mi sento ti affermare quindi che l’esperimento compiuto dalla Meyer è andato a buon fine, ci troviamo davanti a qualcosa di contemporaneo che però non perso, ma anzi amplificato il suo ruolo educativo.
Cinder è in conclusione un romanzo godibile che potrebbe essere utilizzato dai genitori dei lettori più giovani per avvicinarli a un genere quello fantascientifico/ distopico troppo spesso accantonato.
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