Alessia Gazzola, Non è la fine del mondo
Alessia Gazzola è tornata in libreria con Non è la fine del mondo, primo romanzo dell’autrice messinese senza Alice Allevi.
Alessia Gazzola è tornata!
No, non è una nuova avventura di Alice Allevi.
Non è la fine del mondo, (Feltrinelli, 219 pp., brossura 15 € e-book 9,99€) è qualcosa di diverso dalla serie che ha reso l’autrice messinese conosciuta al grande pubblico.
Questo libro è qualcosa di più intimo e meno spumeggiante.
La narrazione si apre nella Roma contemporanea e ci racconta la vita di Emma De Tessent trentenne eterna stagista.
Lavora da anni in una casa di produzione cinematografica ha due nipoti, che adora, sogna di
comprare un villino con dei glicini nel giardino dove spera di far giocare le nipoti. Finché un giorno…
La storia di Emma parte in sordina e forse questo può destabilizzare il lettore affezionato al brio della sua protagonita più famosa.
Anche questo romanzo però conferma la capacità di
Alessia Gazzola di creare personaggi verosimili e
in cui ci si può rispecchiare, inutile dire che anche questa volta mi sono affezionata a un personaggio secondario: la proprietaria del negozio di sartoria.
Il narratore è interno e corrisponde con Emma in questo modo l’autrice riesce aumentare l’empatia a
cui ho accennato in precedenza.
Il registro linguistico che Alessia Gazzola è certamente quotidiano, ma non scade mai nel banale, ne
perde la fluidità.
Non è la fine del mondo è un Chick-lit con spessore capace di coinvolgere emotivamente chi legge.
Devo ammettere che iniziamente non ritrovare Alice Allevi nel racconto mi portava a fare paragoni
tra le due storie per trovarne i punti in comune (che sono tanti) e le dissonanze ( la mancanza di brio,
un’intreccio lineare,forse un po’ troppo, senza matasse da sbrogliare ).
Poi quando finalmente ho smesso di cercare Alice in Emma e ho permesso a quest’ultima
di prendermi per mano e di condurmi nel suo mondo, ne ho scoperto la delicatezza.