Oggi ricorre l’ottantesimo anniversario di una delle pagine più nere della storia culturale mondiale.Il 10 maggio 1933 presso l‘Openplatz di Berlino vennero messi al rogo moltissimi libri che il regime nazista considerava “contrari allo spirito tedesco” nello stesso giorno e nel medesimo luogo Joseph Goebbels gerarca nazista, anch’egli scrittore, tenne un discorso dove definiva i roghi un buon mezzo per eliminare lo spirito maligno del passato. Tutto questo però fu solo il culmine di una
propaganda iniziata tempo prima.
Il 6 aprile 1933, infatti, l’ Associazione studentesca della Germania tramite il suo ufficio stampa rese noto che si era resa necessaria un’azione di “pulizia” che andasse ad “eliminare” tutto ciò che fosse contrario alla “nuova Germania”.
L’8 maggio 1933 venne dichiarato che per il bene della nazione era necessario rinnegare le opere dei teorici del marxismo , di coloro che esaltavano la Repubblica di Weimar, di chiunque criticasse i fondamenti della religione e della morale, degli autori pacifisti e di chiunque criticasse il valore militare della Germania con particolare riferimento alla Prima Guerra Mondiale; autori che elogiavano all’espansione della società urbana.
Oltre a questi furono bruciati e messi al bando gli scritti di:
Albert Einstein
Alexander Lernet-Holenia
Alfred Döblin
Alfred Kerr
Alfred Polgar
André Gide
Anna Seghers
Arnold Zweig
Arthur Schnitzler
Bertha von Suttner
Bertolt Brecht
Carl Sternheim
Carl von Ossietzky
Charles Darwin
Egon Erwin Kisch
Émile Zola
Erich Kästner
Erich Maria Remarque
Ernest Hemingway
Ernst Bloch
Ernst Erich Noth
Ernst Glaser
Ernst Toller
Erwin Piscator
Eugen Relgis
Felix Salten
Franz Kafka
Franz Werfel
Friedrich Engels
Friedrich Wilhelm Foerster
Georg Kaiser
Georg Lukács
George Grosz
Grete Weiskopf
H. G. Wells
Heinrich Eduard Jacob
Heinrich Heine
Heinrich Mann
Helen Keller
Henri Barbusse
Hermann Hesse
Ilja Ehrenburg
Isaak Babel
Iwan Goll
Jack London
Jakob Wassermann
James Joyce
Jaroslav Hašek
Joachim Ringelnatz
John Dos Passos
Joseph Roth
Karl Kraus
Karl Liebknecht
Karl Marx
Klaus Mann
Kurt Tucholsky
Leon Trotsky
Leonhard Frank
Lion Feuchtwanger
Ludwig Marcuse
Ludwig Renn
Ludwig von Mises
Maksim Gor’kij
Marcel Proust
Marieluise Fleißer
Max Brod
Nelly Sachs
Ödön von Horvath
Otto Dix
Robert Musil
Romain Rolland
Rosa Luxemburg
Sigmund Freud
Stefan Zweig
Theodor Lessing
Thomas Mann
Upton Sinclair
Vladimir Lenin
Vladimir Majakovskij
Walter Benjamin
Werner Hegemann
I roghi si svolsero in più giorni anche se quello di Berlino è il più conosciuto per via dei numerosi discorsi tenuti dai gerarchi.
Una pagina di storia nera e inquietante che ci ricorda quanto la cultura vada tutelata perché come disse Heine « Là dove si bruciano i libri si finisce per bruciare anche gli uomini »
Voi cosa ne pensate?
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